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Visualizzazione dei post da aprile, 2019
Il mondo dei Layer Quando dicevamo che le entità sono nominabili, questa idea che un sistema vettoriale (strutturato attraverso entità) è anche un sistema semantico, ad un certo punto, si fa uno scatto interiore e si inventa il Layer. Se io raccolgo tutta una serie di informazioni su uno strato (o appunto Layer) e raccolgo una serie di vettori su uno strato, che in un primo momento chiamerò “Layer_1”, ottengo tantissime cose. La prima cosa che si ottiene è la stratificazione dei livelli di costruzione di un modello, una seconda cosa è la possibilità di accendere o spegnere i layer a seconda di quello che voglio trasmettere. Il sistema guadagna in efficienza per lavorare in un sistema vettoriale. Questo modo di ragionare attraverso il sistema del layer è utile per un sistema generativo e diventa uno strumento attraverso cui pensare. Lo strumento del layer mi aiuta a guardare la realtà in maniera diversa. Quindi comincia ad appartenere a quel gruppo di modalità dell’Inf
Il mondo dei vettori Con il mondo dei vettori avviene una sorta di salto di paradigma. Quello che ci interessa è creare una cornice concettuale che ci permetta di inviare un’immagine sotto forma di informazione sotto forma raster. Quando si vuole trasmettere, una linea creata con il sistema bitmap è più lento perché si basa su punti, una linea vettoriale invece si basa su entità e quindi l’informazione che invio è solamente l’inizio e la fine della linea. L’entità ha un nome, quindi se io faccio un’altra linea avrà un nome diverso; questo facilita la modifica delle linee (posso modificare l’inclinazione di una sola linea magari), nel mondo bitmap per poter cambiare l’inclinazione di una sola linea devo praticamente ritracciare tutto il quadro punto per punto. Un'altra caratteristica dell’entità è che può essere costituita di polilinee (aperte o chiuse). Le polilinee chiuse inseriscono delle componenti informative diverse da quelle aperte ad esempio descrivono un’area e
Leggere, Scrivere, Presentare: La collana "La rivol uzione Informatica in Architettura" La lezione ha trattato la presentazione della collana "La Rivoluzione Informatica in Architettura" Vai alla lezione Ascolta la lezione Vai alla Home Page della Collana
Tema d'anno: UnLost Line La lezione tratta del tema d'anno, UnLost Line. Vai alla lezione Ascolta la lezione Guarda il video sul MAAM Vai alla mappa di UnLost Territories
Architettura e presenza delle Superfici Sicuramente il mondo dei pixel ha avuto ripercussioni sull'architettura. Il Bitmap ha modificato l'approccio progettuale all'architettura, creando un nuovo modo di intendere la superficie. In realtà questa tecnica non è del tutto "nuova" se pensiamo alla tecnica del mosaico romano, o quello catalano di Gaudì, tuttavia assume un nuovo linguaggio. Il pixel non è limitato alla dimensione classica di una tessera di mosaico, ma  viene ingrandito o rimpicciolito a seconda delle necessità espressive. Inoltre mentre il mosaico allude a qualcos'altro (immagine figurativa) il pixel della nuova dialettica non allude a nulla se non a se stesso. Un esempio è la torre Agbar di Jean Nouvelle.  vai al sito Torre Agbar by  http://www.jeannouvel.com/en/projects/tour-agbar/
Nuove Sostanze I messaggi dell'epoca industriale erano dichiarativi, assertivi, certi. Pensiamo alla pubblicità. Quella della società industriale cercava di dimostrare la bontà del prodotto attraverso le sue caratteristiche, quella della società dell'informazione invece trasmette "una narrazione" una storia del prodotto, dando assolutamente per scontato che il prodotto funzioni. In un caso il messaggio tende ad essere oggettivo nell'altro soggettivo e sostituisce ai meccanismi certi della "causa ed effetto" le immagini dinamiche e polidirezionate delle figure retoriche.    - The essay by Antonino Saggio "New Substances; Information Technology and the renewal of Architecture"   EIP HOUSE by  http://enormestudio.es La società dell' Informazione va oltre l'idea che un prodotto debba funzionare bene, esso deve raccontarci qualcosa, deve toccare una parte di noi più profonda per convincerci che ci "serve" e che "
Dentro i Bits. Il mondo dei raster La serie di Leonardo è l’idea di un approccio a diversi formalismi dell’informazioni facendo la metafora di Leonardo. Significa che immaginiamo che un certo modo di trattare l’informazione è fatto a prescindere dallo strumento computer, cogliendone l’aspetto concettuale. Supponiamo di trovarci al tempo di Leonardo Da Vinci. C’è la necessità di trasmettere un’immagine in tempo reale da una parte all’altra della città… come potremmo fare? Dando per scontato che tra il mittente e il destinatario esista una codice comune fatto di ascisse (a,b,c,d,…) e ordinate (1,2,3,4,…) e un modo di comunicare a distanza (come dei segnali di fumo), si può scomporre l’immagine da trasmettere in una griglia e trasmettere solo i punti pieni. Con questo sistema primordiale si formalizza il sistema Bitmap. Il formalismo del Sistema Bitmap è un sistema molto semplice, ovvero funziona concettualmente come una griglia dove i quadratini della griglia sono pieni o
Evoluzione del computer dal pallottoliere allo schermo grafico Evoluzione dello schermo in architettura Vessel, New York La nuova generazione vive in un mondo in cui lo schermo è iper-invasivo e fa parte della scena nativa. Questa situazione, questo tipo di esperienze, e la presenza di questo tipo di strumenti ci sollevano delle questioni critiche. Per poter sviluppare una risposta conveniente prendiamo in esame New York. Si trattava di una linea sopraelevata che collegava i magazzini e le zone commerciali di New York di fronte all’Hudson River. Circa negli anni sessanta a causa dell’aumento della crescita del trasporto su strada, la ferrovia è stata dismessa, da allora il comune è sempre stato intenzionato ad abbatterla. Nel 2000, l’allora sindaco Rudolph Giuliani ordinò la demolizione dell’intera High Line; ma le associazioni locali, che vedevano come una potenzialità la presenza dell’High Line, riuscirono a vincere la causa in tribunale e nel 2003 l’amministr
La Trasparenza: il catalizzatore dell'architettura della rivoluzione industriale  La lezione ha diversi punti che convergono. Vediamo nel Bauhaus di Dessau, il primo edificio che riesce ad assimilare il nuovo paradigma della rivoluzione industriale, incorpora la nuova sfida all’interno del proprio essere.  Lo leggiamo come il primo edificio che riesce a prendere tutte queste componenti. Da qui dobbiamo trasformare il paradigma del Bauhaus perché mentre quest’ultimo è legato alla Seconda Ondata noi ci troviamo nella Terza e dobbiamo capire quale siano stati gli effetti e i ragionamenti che hanno portato al Bauhaus per modificarne i parametri e riadattarli nella nostra nuova fase. Per fare ciò utilizzeremo lo strumento “chart” (tabella) che rimarrà aperta per la terza categoria (informatica), e che sarà riempita nel tempo. Vedi il chart completo Programma Costruzione Idea di Città Espressione Metodo Visione