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Il mondo dei vettori

Con il mondo dei vettori avviene una sorta di salto di paradigma. Quello che ci interessa è creare una cornice concettuale che ci permetta di inviare un’immagine sotto forma di informazione sotto forma raster.
Quando si vuole trasmettere, una linea creata con il sistema bitmap è più lento perché si basa su punti, una linea vettoriale invece si basa su entità e quindi l’informazione che invio è solamente l’inizio e la fine della linea.
L’entità ha un nome, quindi se io faccio un’altra linea avrà un nome diverso; questo facilita la modifica delle linee (posso modificare l’inclinazione di una sola linea magari), nel mondo bitmap per poter cambiare l’inclinazione di una sola linea devo praticamente ritracciare tutto il quadro punto per punto.
Un'altra caratteristica dell’entità è che può essere costituita di polilinee (aperte o chiuse). Le polilinee chiuse inseriscono delle componenti informative diverse da quelle aperte ad esempio descrivono un’area e hanno una fondamentale analogia biologica, ovvero quando la polilinea si chiude si estrude (nel mondo biologico quando i microrganismi si chiudono, si evolve).
Lavorando per sistemi vettoriali lavoriamo per entità: che sono nominabili, numerabili, una definizione di vettore può essere fatto con un punto, una linea (con inizio e fine), una polilinea (con inizio e fine di ogni linea).



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A








B








C








D








E








F








G








H











Un sistema vettoriale alle sue origini non è un sistema matematico ma un sistema più efficiente di rappresentare sullo schermo.
Il sistema vettoriale è stato un sistema di grande sviluppo del mondo meccanico in cui il sistema geometrico era necessario per una buona progettazione. Dall’ ingegneria aeronautica si fa il salto da vettore semplice (fatto da punto di inizio e di fine) ma creando una vera e propria equazione.
Molti programmi si appoggiano su questa modalità di calcolo come Rhinoceros e Grasshopper.

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