Passa ai contenuti principali
Oltre il QR Code

Il QR Code (o Quick Response) è un cosice a barre bidimensionale composto da moduli neri e bianchi chen creano un crittogramma. Il codice fu sviluppato nel 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave per tracciare i pezzi di automobile nelle fabbriche di Toyota. Siccome il QR si è dimostrato da subito uno strumento innovativo, proprio per il fatto che poteva contenere più informazioni del tradizionale codice a barre, esso prese ben presto piede nelle altre industrie. 
Nel 1999 Denso Wave ha distribuito i codici QR sotto licenza libera favorendo la diffusione prima in Giappone e poi nel Mondo.
Grazie alla sua gratuità e alla sua facile generazion, dai primi anni del 2000 il QR code entrò progressivamente a far parte della nostra vita, modificando il nostro rapporto con l'informazione e il rapporto tra mondo reale e digitale.
Il primo campo ad essere stato affetto da questo strumento è stato il campo pubblicitario a cui è stato seguito subito dopo quello della trasmissione della cultura.
Cartellone pubblicitario Calvin Klein Jeans


QR-Code integrato nella pavimentazione a Cstel Gandolfo

QR-Code integrato nella pavimentazione a Cstel Gandolfo

Anche l'architettura è stata contagiata da questa ondata.
Nella Biennale di Venezia del 2012 la Russia ha avuto la Menzione d'onore grazie all'allestimento di Sergei Choban. L'allestimento prevedeva l'utilizzo del QR Code come texture d'arredo che inondava pareti, soffitto, pavimento e una cupola. I codici, illuminandosi in modo alternato rimandavano ad altri progetti di architettura e quindi il padiglione diventa "un processo di apprendimento in cui il quadro del mondo non è immediamente visibile e si apre lentamente".

Padiglione Russia - Biennale di Venezia 2012

Padiglione Russia - Biennale di Venezia 2012

Nel caso del Teletech-campus di MRDV le facciate sono inondate di codici QR. Questi codici costituiscono una trasformazione della facciata stessa da elemento muto ad elemento comunicatico delle attività dell'azienda ospitata al suo interno.


Teletech campus, MVRDV

Teletech campus, MVRDV

La tecnologia del codice tuttavia sta rapidamente diventando obsoleta e nel panorama digitale si stanno affacciando nuovi strumenti come l'NFC e lo SnapTag.

NFC tags
Near Field communication (NFC) è una tecnologia che permette una connettività di un certo tipo a corto raggio. Questa tecnologia non è unidirezionale come il codice a barre o il QR Code ma è bidirezionale e quindi apre un mondo di possibilità.
Ricorrendo al proprio smartphone si possono gestire i pagamenti contactless, si possono sincronizzare più dispositivi elettronici senza l'ausilio di cavi, inoltre la sua caratteristica di essere uno strumento a corto raggio limita la diffusione di informazioni. Io devo essere fisicamente presente con il mio smartphone per poter fare un pagamento.

SnapTag
Mentre l'NFC è un sistema che prevede l'utilizzo di due apparecchi elettronici lo SnapTag si sta affacciando al mondo (per lo più pubblicitario) come competitor del QR Code. 
Il problema del QR è la sua antiesteticità: la forma è data solo e solamente dalla funzione, quindi in un certo senso è legato all'epoca industriale.
In un momento, soprattutto nel campo pubblicitario, in cui l'estetica è tutto, il QR code cade. SnapTag permette di utilizzare un logo con un Code Ring che può essere ruotato attorno al logo centrale per creare centinaia di singoli codici, permettendo la comunicazione di diverse informazioni. SnapTag, proprio come il QR Code é unidirezionale ma non univoco, infatti con una singola scansione si puù accedere a più informazioni (sito web, immagini, video, tickets, buy, maps, ecc) a seconda di quello che si intende fare.
Nonostante la sua innovazione, la tecnologia SnapTag, ad oggi, non ha ancora visto un grande successo, chissà forse farà la stessa fine del Microsoft Tag e verrà "mangiato" dalla notorietà del QR Code.





bibliografia:
https://www.artribune.com/tribnews/2012/08/venezia-updates-e-il-padiglione-che-ha-sorpreso-di-piu-in-tutta-la-biennale-e-alla-fine-la-russia-ha-avuto-la-menzione-donore-la-tecnologia-come-texture-per-scoprire-storie-di-citta-nascos/
https://anewhopewebzine.wordpress.com/2012/10/26/leureka-del-futuro-mostrata-in-qr-code-alla-biennale-di-architettura-a-venezia/
https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_QR
http://danieletortora.yolasite.com/articoli-e-collegamenti.php
https://www.theplan.it/webzine/architettura-internazionale/teletech-callcenter-and-incubator
https://www.lsb.com/blog/what-comes-after-the-qr-code/
https://www.digitaloperative.com/blog/2017/the-death-of-qr-codes-and-the-rise-of-new-technology/
https://www.ilsoftware.it/articoli.asp?tag=NFC-cos-e-come-funziona-e-a-che-cosa-serve_18137
http://www.getbusymedia.com/move-over-qr-codes-snap-tags-are-in-the-building/
https://www.slideshare.net/SpyderLynk/spyderlynk-branded-snaptags-overview-wout-background
https://mytech.panorama.it/smartphone-tablet/microsoft-tag-arrende-qr-code/

Commenti

Post popolari in questo blog

Ricerca Dopo aver analizzato le crisi generali e particolari della nostra area, il nostro progetto deve basarsi su una forte ricerca tecnologica, artistica ed architettonica. Lo sviluppo del progetto deve portare ad uno spazio pubblico relazionale, dando forma ad un’immagine unitaria di città sfruttando proprio le aree dismesse. L’idea di progetto come luogo di sperimentazione di forme nuove dell’architettura basandosi su interazione tra abitanti, artisti e crisi va ad orientare la ricerca su un tipo di soluzioni che prevedono l’autocostruzione e il divenire (inteso come progetto sempre mutevole e configurabile a seconda delle necessità della collettività). La collettività crea il progetto e il progetto crea collettività. Partendo da questo focus la nostra ricerca, in maniera più concreta, si concentra su una ricerca contraria al “Prendi, Usa e Getta” e più vicina all’idea “Riduci, Riusa e Ricicla” La genesi del progetto e la sua definizione necessita la partecipazione att
Pubblicità senza Informazione- è possibile? CERCASI SCAMBISTI (Foto La Presse) Pochi giorni fa mi sono imbattuto in una pubblicità inusuale nel suo genere: presentava solo due parole "CERCASI SCAMBISTI" , non presentava informazioni, non descriveva un prodotto, non alludeva ad un servizio, quindi il suo intento comunicativo-pubblicitario è fallito... eppure il suo ricordo è rimasto nella mia mente coma mai prima d'ora.  Affascinato da questo fatto mi sono chiesto: "Può una pubblicità non contenere informazioni?" Jean-Marie Floch  è uno dei maggiori esponenti nel contesto pubblicitario, tant'è che ha dato vita per primo ad un'analisi semiotico-testuale della comunicazione pubblicitaria. In particolare ha descritto il comportamento dei consumatori applicando il tradizionale quadrato semiotico. Secondo questo schema i consumatori vengono attirati da quattro tipi di pubblicità: PUBBLICITA' REFERENZIALE è la pubblicità della verità, ovvero q
La liberazione della forma -Commento e Approfondiment o Leggendo il capitolo "La liberazione della forma" del libro "Architettura e Modernità" (Saggio) ci si rende conto come lo strumento, in questo caso le tecniche di costruzione e innovazione tecnica sia fondamentale per il salto dall'era della macchina dove tutto è funzione e deve rispettare uno schema di assemblaggio - maglia ortogonale - all'era dell'informazione dove la forma segue nuove regole. Invece di una struttura scatolare modulare,puntiforme e ritmica, si lavora a una struttura plastica, avvolgente e soprattutto che sagoma e ingloba gli spazi. Questo processo sradica per una via "apparentemente" oggettiva l'assolutezza della griglia miesiana e come si vedrà innesca un vero e proprio processo di liberazione della forma. Le tecniche costruttive, soprattutto per quanto riguarda il cemento armato, compiono progressi notevoli durante gli anni '50. Questo permette una ric