What about Learning? Tra il salto di paradigma e il Database
Abbiamo visto come lo strumento è il motore di una nuova ricerca verso un salto di paradigma.
Nello scenari dell'insegnamento possiamo dire che questo "salto" sia effettivamente avvenuto?
Sfogliando una vecchia rivista di AD- Architectural Design (Maggio 1968) mi sono imbattuto in un interessante articolo riguardante appunto il rapporto tra l'insegnamento e la tecnologia.
L'articolo "Creativity and Instructional Technology", di Sol Cornberg , parte dall'analisi dell'insegnamento "classico" o frontale. La sua tesi afferma che nessun insegnante ha tutte le conoscenze, ne le esperienze necessarie per un a piena esposizione dei contenuti da trattare.
L'unico modo per implementare la conoscenza di professore e studenti è attraverso la consultazioni di libri. Ma il libro è un sistema arcaico di archiviazione e recupero delle informazioni.
La ricerca in quegli anni si concentra sull'utilizzo di sistemi audiovisivi; passando a rassegna il catalogo dei supporti multimediali dedicati all'insegnamento dell'epoca (proiettori di diapositive, microfoni, casse audio, tachistoscopio, ricevitori radio) si scopre che nessuno di questi è dedicato all'archiviazione e alla ricerca di informazioni.
Secondo Sal Corberg gli strumenti necessari per una rivoluzione nel campo dell'insegnamento sono già tutti più o meno presenti e prefigura una ibridazione tra di essi mai vista prima.
Nello scenario immaginifico dell'epoca Il Nuovo non è un nuovo modernistico, non è un nuovo futuristico, non è un nuovo flessibile, non è una nuova riproduzione del vecchio, ma è Nuovo perché prende letteralmente forma dalle tecnologie disponibili.
Il concept "Self-pace student study station" di Sol Cornberg è un esempio di questa definizione di "nuovo approccio allo studio". Esso permette l'accesso ad ogni tipo di informazione (che è stata precedentemente inserita) e può essere visualizzata in formato scritto, audio o video. (Il concept incarna in se anche un idea di Database). La selezione dei contenuti può avvenire premendo bottoni, girando manopole inserendo cassette audio, ecc.
Viene anche presa in considerazione l'idea di poter vedere in una specie di diretta livestream una lezione attraverso l'uso di questi dispositivi seminati nel complesso scolastico. E' importante ricordare ancora una volta che queste funzioni, ormai di uso comune, sono state concepite nel lontano 1968.
Alcune suggestioni di questa epoca sono sorprendentemente simili alla realtà odierna:
Copertina AD designed by Dave Chaston, photograph bu Mike Newtons |
Articolo "Creativity and Instructional Technology di Sol Cornberg (AD, May 1968) |
Abbiamo visto come lo strumento è il motore di una nuova ricerca verso un salto di paradigma.
Nello scenari dell'insegnamento possiamo dire che questo "salto" sia effettivamente avvenuto?
Sfogliando una vecchia rivista di AD- Architectural Design (Maggio 1968) mi sono imbattuto in un interessante articolo riguardante appunto il rapporto tra l'insegnamento e la tecnologia.
L'articolo "Creativity and Instructional Technology", di Sol Cornberg , parte dall'analisi dell'insegnamento "classico" o frontale. La sua tesi afferma che nessun insegnante ha tutte le conoscenze, ne le esperienze necessarie per un a piena esposizione dei contenuti da trattare.
L'unico modo per implementare la conoscenza di professore e studenti è attraverso la consultazioni di libri. Ma il libro è un sistema arcaico di archiviazione e recupero delle informazioni.
The book is an archaic method of storing and permitting retrieval of informationLa risposta a questa crisi oggi sarebbe uno scontato e disinvolto "internet", ma è interessante capire quali erano le risposte e le ricerche nel 1968, quando il Web ancora non esisteva e Internet si chiamava Arapanet.
La ricerca in quegli anni si concentra sull'utilizzo di sistemi audiovisivi; passando a rassegna il catalogo dei supporti multimediali dedicati all'insegnamento dell'epoca (proiettori di diapositive, microfoni, casse audio, tachistoscopio, ricevitori radio) si scopre che nessuno di questi è dedicato all'archiviazione e alla ricerca di informazioni.
Secondo Sal Corberg gli strumenti necessari per una rivoluzione nel campo dell'insegnamento sono già tutti più o meno presenti e prefigura una ibridazione tra di essi mai vista prima.
Nello scenario immaginifico dell'epoca Il Nuovo non è un nuovo modernistico, non è un nuovo futuristico, non è un nuovo flessibile, non è una nuova riproduzione del vecchio, ma è Nuovo perché prende letteralmente forma dalle tecnologie disponibili.
New. Not new modernistic, not new futuristic, not new flexible, not a new reproduction of the old, but new because it has literally been shaped by the technolgy that is aviable.
Self-pace student study station di Sol Cornberg |
Il concept "Self-pace student study station" di Sol Cornberg è un esempio di questa definizione di "nuovo approccio allo studio". Esso permette l'accesso ad ogni tipo di informazione (che è stata precedentemente inserita) e può essere visualizzata in formato scritto, audio o video. (Il concept incarna in se anche un idea di Database). La selezione dei contenuti può avvenire premendo bottoni, girando manopole inserendo cassette audio, ecc.
Audio-visual learning centre and carrel by Sol Cornberg Associates Inc. mostrato al Padiglione US, New York World's Fair, 1964-65 |
Viene anche presa in considerazione l'idea di poter vedere in una specie di diretta livestream una lezione attraverso l'uso di questi dispositivi seminati nel complesso scolastico. E' importante ricordare ancora una volta che queste funzioni, ormai di uso comune, sono state concepite nel lontano 1968.
Alcune suggestioni di questa epoca sono sorprendentemente simili alla realtà odierna:
A sinistra la copertina AD designed by Dave Chaston, photograph bu Mike Newtons, a destra l'Apple Watch 4 series fotografato da Maurizio Natalini per saggiamente.com |
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