La liberazione della forma -Commento e Approfondimento
Leggendo il capitolo "La liberazione della forma" del libro "Architettura e Modernità" (Saggio) ci si rende conto come lo strumento, in questo caso le tecniche di costruzione e innovazione tecnica sia fondamentale per il salto dall'era della macchina dove tutto è funzione e deve rispettare uno schema di assemblaggio - maglia ortogonale - all'era dell'informazione dove la forma segue nuove regole.
Il cemento armato precompresso diventa lo strumento di ricerca della "nuova" forma, e questa ricerca coinvolge molteplici figure, da Morandi a Torroya, da Saarinen a Jorn Utzon. Tutte queste figure spingono il concetto di struttura a configurazioni mai viste prima. A primo impatto sembrano strutture precarie, ma il metodo con cui sono state concepite non è un metodo induttivo ma deduttivo. Viene quindi individuata un'ipotesi, che è posta a verifica con i fatti; non come prima, quando prima si fonda una teoria e poi viene applicata.
La Casa Sperimentale di Perugini
Un' altro architetto, meno conosciuto, che voleva rompere tutti gli schemi fu Giuseppe Perugini. La sua opera più significativa di questa volontà è la Casa Sperimentale (o Villa Perugini) a Fregene.
Vengono utilizzati pochi materiali per la costruzione: cemento armato, vetro e acciaio. Il cemento armato prefabbricato diventa l'elemento chiave della sua ricerca di una nuova forma: esso assolve pienamente la funzione di sostenere/sorreggere i volumi che racchiudono i vari ambienti della casa,anch'essi in c.a. , disposti in un ordine apparentemente casuale.
Un'altro elemento che caratterizza questa villa come "sperimentale" è il fatto che ogni "pezzo" era smontabile e rimontabile in maniera diversa, Perugini immaginava di ridisegnare in continuazione il volto della casa.
Leggendo il capitolo "La liberazione della forma" del libro "Architettura e Modernità" (Saggio) ci si rende conto come lo strumento, in questo caso le tecniche di costruzione e innovazione tecnica sia fondamentale per il salto dall'era della macchina dove tutto è funzione e deve rispettare uno schema di assemblaggio - maglia ortogonale - all'era dell'informazione dove la forma segue nuove regole.
Invece di una struttura scatolare modulare,puntiforme e ritmica, si lavora a una struttura plastica, avvolgente e soprattutto che sagoma e ingloba gli spazi. Questo processo sradica per una via "apparentemente" oggettiva l'assolutezza della griglia miesiana e come si vedrà innesca un vero e proprio processo di liberazione della forma.Le tecniche costruttive, soprattutto per quanto riguarda il cemento armato, compiono progressi notevoli durante gli anni '50. Questo permette una ricerca di forme estetiche nuove che mettono in crisi il sistema fino ad allora valido dove si ricercava una corrispondenza tra struttura e forma.
Il cemento armato precompresso diventa lo strumento di ricerca della "nuova" forma, e questa ricerca coinvolge molteplici figure, da Morandi a Torroya, da Saarinen a Jorn Utzon. Tutte queste figure spingono il concetto di struttura a configurazioni mai viste prima. A primo impatto sembrano strutture precarie, ma il metodo con cui sono state concepite non è un metodo induttivo ma deduttivo. Viene quindi individuata un'ipotesi, che è posta a verifica con i fatti; non come prima, quando prima si fonda una teoria e poi viene applicata.
La Casa Sperimentale di Perugini
Un' altro architetto, meno conosciuto, che voleva rompere tutti gli schemi fu Giuseppe Perugini. La sua opera più significativa di questa volontà è la Casa Sperimentale (o Villa Perugini) a Fregene.
Vengono utilizzati pochi materiali per la costruzione: cemento armato, vetro e acciaio. Il cemento armato prefabbricato diventa l'elemento chiave della sua ricerca di una nuova forma: esso assolve pienamente la funzione di sostenere/sorreggere i volumi che racchiudono i vari ambienti della casa,anch'essi in c.a. , disposti in un ordine apparentemente casuale.
Un'altro elemento che caratterizza questa villa come "sperimentale" è il fatto che ogni "pezzo" era smontabile e rimontabile in maniera diversa, Perugini immaginava di ridisegnare in continuazione il volto della casa.
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